Una pietra miliare degli appassionati di bicicletta su strada. Il Gavia viene consacrato nel 1960 dal Giro d’Italia, con la celebre impresa di Imerio Massignan. Da allora è entrato nella storia del ciclismo ricoprendo il ruolo di Cima Coppi per ben sette volte: 1989, 1996, 1999, 2004, 2006, 2008, 2010, 2014. Ma è impossibile dimenticare anche il “Giro da lupi” del 1988, quando un’improvvisa bufera di neve investì il passaggio dei mitici Andy Hampsten, Van Der Velde e del resto della carovana.
Il versante più duro ed impressionante è storicamente quello di Ponte di Legno, dove si affronta un dislivello positivo di 1400mt in poco più di 16 km. Tuttavia lo sforzo viene ripagato dalle emozioni che si provano affrontando i pittoreschi tornanti della stretta strada nel bosco ed il maestoso panorama dei chilometri finali.
Il lato valtellinese merita altrettanto, partendo da Bormio, attraversa la Valfurva fino alla splendida Santa Caterina, dove iniziano i 13 km più impegnativi.
Il Gavia fa parte delle tre grandi salite che si possono trovare in alta Lombardia: Stelvio e Mortirolo distano soltanto pochi km e possono essere affrontati in tappe di uno o più giorni.
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